In una giornata ricca di dati macroeconomici e mentre crescono le attese per la riunione della FED, che nella serata di domani dovrebbe tagliare i tassi di interesse, i mercati azionari europei aprono la seconda seduta della settimana all'insegna della cautela.
In questo contesto il FTSE Mib si conferma sopra i 42.500 punti, oltre i quali dovrebbe proseguire il trend ascendente prima verso i 42.750-42.800 punti e successivamente la soglia dei 43 mila punti. Al contrario un ritorno dei corsi sotto i 42 mila punti aprirebbe la strada a una nuova fase correttiva, il cui primo target sarebbe situato sui 41.550-41.500 punti.
Tra i titoli da seguire nelle prossime ore a Piazza Affari troviamo Stm, dopo alcune novità giunte al termine di un incontro tra l'azienda e il Ministero delle imprese. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Stm: niente esuberi ad Agrate e rilancio del polo di Catania
Nel corso dell'incontro che si è tenuto nella giornata di ieri che si è tenuto al Mimit, con il Ministro delle Imprese, Adoldo Urso e con quello dell'economia, Giancarlo Giorgetti, Stm non solo ha ribadito il proprio impegno a garantire la sostenibilità dello stabilimento di Agrate, ma ha altresì confermato l'importanza di quello di Catania.
Per quanto riguarda il polo lombardo Stm da una parte ha annunciato il ritiro dei 1500 esuberi previsti e dall'altra ha confermato il raggiungimento della massima capacità produttiva prevista per Agrate 300 entro il 2027, grazie anche a investimenti pari a 1,4 miliardi di euro entro il 2027. Tutto questo dovrebbe portare ad aumentare la capacità produttiva di quasi il 31% rispetto a quella raggiunta nel 2024.
Gli investimenti per circa 2,6 miliardi di euro rivolti allo stabilimento siciliano, saranno invece fondamentali per far diventare Catania il polo europeo del carburo di silicio, tecnologia fondamentale per raggiungere la transizione energetica e la mobilità elettrica. Al riguardo sono in corso dei colloqui con la Regione Sicilia e gli enti locali per superare i problemi legati all'approvvigionamento idrico e alla gestione delle acque.
A margine dell'incontro di ieri il governo ha preso atto del passo avanti fatto da Stm sugli esuberi, ma ha mostrato al momento cautela sul rilancio degli obiettivi non solo occupazionali ma anche di investimento.
Per il ministro Adolfo Urso l’acquisizione da parte di Stmicroelectronics della divisione Mems di Nxp rappresenta una svolta strategica per lo stabilimento Agrate, che si rifocalizzerà sui Mems con prospettive di ripresa occupazionale e riduzione delle uscite.
Resta però inammissibile per il ministro, quanto l'azienda italo-francese aveva prospettato nel precedente incontro, soprattutto per quanto riguarda la sostenibilità industriale, finanziaria e occupazionale.
Al riguardo il governo ha chiesto all'azienda di presentare un piano più solido, con investimenti per colmare non solo il ritardo accumulato, ma soprattutto per offrire garanzie sul fronte degli esuberi.
Da sottolineare infine che l'Italia insieme agli altri Paesi ha chiesto alla Commissione Ue un piano ambizioso per rafforzare l’intera filiera dei semiconduttori. Grazie a risorse adeguate, procedure rapide e sostegno a start-up si potrà raggiungere l’obiettivo del 20% di produzione globale entro il 2030 e garantire in questo modo la sovranità tecnologica in settori strategici.
Azioni Stm: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sulle azioni Stm nel breve e medio periodo. Con volumi superiori alla media giornaliera mensile è stata una seduta all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo Stm che, con un rialzo di quasi il 4%, ha chiuso sopra la soglia dei 23 euro.
Dal punto di vista operativo il superamento dei 23,10 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, dovrebbe favorire una continuazione degli acquisti prima in direzione dei 23,70 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, e successivamente l'area dei 24 euro, dove transita l'indicatore daily del Supertrend.
Il superamento di questi livelli, che rappresentano i massimi degli ultimi due mesi, dovessero essere messi alle spalle, si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico di breve termine. In questo caso le azioni potrebbero aprirsi le porte per andare a chiudere il gap-down lasciato aperto lo scorso 24 luglio nei pressi dei 27 euro, con target intermedi sui 25 euro.
Al contrario il mancato superamento dei 23 euro potrebbe riportare nuova debolezza sul titolo, con un primo obiettivo i 22 euro. La perdita di questi supporti dovrebbe far proseguire le vendite prima in direzioe dei 21,65 euro e a seguire in direzione dei minimi toccati nello scorso mese di agosto sui 21 euro.
Fondamentale diventerebbe la tenuta di questi supporti, per evitare un ulteriore indebolimento del quadro grafico di fondo che avrebbe come prossimo target i 20 euro e in seguito i 19,30 euro.
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