In attesa di conoscere il voto del parlamento francese che, con la caduta del governo Bayrou potrebbe portare il Paese a nuove elezioni politiche, i mercati azionari del Vecchio Continente hanno inaugurato la nuova settimana in leggero territorio positivo.
In questo clima il FTSE Mib, spinto dal settore bancario, ha chiuso le contrattazioni in rialzo dello 0,28% a 41.723,69 punti. Dal punto di vista operativo il movimento odierno non cambia la view sull'indice italiano che, con il mancato recupero dei 42 mila punti, potrebbe proseguire la fase correttiva prima in direzione dei 41.500 punti e a seguire i 41.300-41.250 punti.
Tra le azioni che in queste ore si stanno mettendo in luce ci spostiamo a Wall Street con EchoStar, dopo che l'azienda statunitense ha stipulato un contratto con SpaceX. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.
EchoStar: vende licenze a SpaceX per 17 miliardi di $
Nelle scorse ore EchoStar, azienda di telecomunicazioni statunitense, ha comunicato di aver sottoscritto un accordo con SpaceX, società spaziale fondata da Elon Musk, per il trasferimento di 50 MHz di frequenze AWS-4 e H-block dell'azienda.
L'operazione avrà un valore di quasi circa 17 miliardi di dollari, di cui fino a 8,5 miliardi di dollari in contanti e 8,5 miliardi di dollari in azioni SpaceX valutate al momento della stipula dell'accordo definitivo.
Inoltre questo prevede che SpaceX finanzi un importo complessivo di circa 2 miliardi di dollari di interessi in contanti pagabili sul debito di EchoStar fino a novembre 2027.
Ricordiamo che il tutto è arrivato dopo l'ok da parte della Federal Communication Commission ai piani dell'azienda guidata da Elon Musk, per fornire connessioni satellitari direttamente agli smartphone.
Nel dettaglio l'accordo consentirà di combinare lo spettro AWS-4 e H-block di EchoStar, con le capacità di lancio di razzi e satelliti di SpaceX, per realizzare la visione direct-to-cell in un modo più innovativo, economico e veloce per i consumatori di tutto il mondo.
In merito a questa operazione SpaceX ed EchoStar stipuleranno un accordo commerciale a lungo termine, che consentirà agli utenti Boost Mobile di EchoStar, tramite il suo core 5G cloud-native, di accedere alla connessione satellitare di Starlink, aprendo la strada a una maggiore diffusione del servizio tra i consumatori.
L'accesso esclusivo a questo spettro e l'utilizzo di protocolli 5G ottimizzati e progettati per la connettività via satellite, consentiranno un cambiamento radicale nella performance di Starlink Direct to Cell, che è attualmente il principale fornitore di copertura in 4G e connette oltre 6 milioni di utenti.
A margine dell'accordo odierno il Ceo di EchoStar, Hamid Akhavan, ha voluto sottolineare che il ricavato dell'operazione sarà utilizzato, tra le altre cose, per estinguere alcuni debiti e finanziare le attività operative e le iniziative di crescita dell'azienda.
Azioni EchoStar: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come stanno rispondendo le azioni EchoStar alla Borsa americana. Con volumi ampiamente superiori alla media giornaliera mensile, è una seduta all'insegna dei record per il titolo EchoStar che, con un rally superiore al 14%, si porta oltre i 76 dollari.
Con un'impostazione che su tutti i time frame è chiaramente al rialzo, eventuali correzioni fin verso i 50 dollari, dove troviamo l'indicatore del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto. Gli obiettivi in questo caso sono per nuovi top prima in direzione dei 90 dollari e successivamente la soglia psicologica dei 100 dollari.
Al contrario la violazione dei 50 dollari, dovrebbe aprire la strada a una fase correttiva più marcata con un primo target sui 45 dollari e successivamente i 40 dollari.
Sotto tali supporti dovrebbe proseguire la fase discendente che potrebbe anche spingersi i corsi fin verso i 30 dollari, area in cui verrebbe chiuso l'ampio gap-up lasciato aperto lo scorso 26 agosto.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli non dovessero arrestare le vendite, si assisterebbe a una continuazione della discesa in direzione dei 28 dollari e a seguire i 26,80-26,50 dollari, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo.
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