Robinhood Markets sostituirà Caesars Entertainment nell’S&P 500, segnando un passaggio cruciale per il settore fintech. La decisione, annunciata da S&P Dow Jones Indices, non è solo un ribilanciamento tecnico dell’indice: rappresenta il riconoscimento di come l’app che ha rivoluzionato il trading durante la pandemia di Covid-19 sia ormai diventata un attore strutturale dei mercati finanziari USA.
Robinhood si era fatta conoscere nel 2020 e 2021 come piattaforma simbolo della “meme season”, grazie alla sua politica di zero commissioni e a un’interfaccia semplice e intuitiva, che ha avvicinato milioni di giovani americani al trading. Oggi, con oltre 91 miliardi di dollari di capitalizzazione e una base clienti consolidata, l’ingresso nell’S&P 500 certifica la sua trasformazione in società matura e credibile agli occhi degli investitori istituzionali.
Come accade spesso in questi casi, l’annuncio ha immediatamente avuto un impatto sul prezzo delle azioni. Il titolo Robinhood (HOOD) è salito di oltre il 6% nelle contrattazioni after hours. L’effetto di domanda è atteso anche nelle prossime settimane: i fondi passivi e gli ETF che replicano l’S&P 500 saranno infatti costretti ad acquistare azioni Robinhood per adeguarsi alla nuova composizione dell’indice.
Il ribilanciamento del 22 settembre porterà altre due novità. AppLovin ed Emcor entreranno nell’S&P 500 al posto di MarketAxess ed Enphase Energy. Vediamo ora il quadro grafico e la possibile strategia operativa.
Azioni Robinhood: analisi tecnica e strategie operative

Le azioni Robinhood sono balzate al rialzo nella sessione after hours di Wall Street, in scia al rimbalzo messo a segno dalla zona di supporto a 95,65-93,50 dollari. Guardando al quadro grafico degli ultimi mesi, i prezzi rimangono all’interno della struttura laterale compresa tra il sostegno precedentemente menzionato e la resistenza a 117 dollari.
Eventuali movimenti di ritracciamento verso area 104 dollari potrebbero consentire l’implementazione di strategie long. In tal caso, posizioni in acquisto avrebbero – nel breve termine - come primo obiettivo di profitto la resistenza a 117 dollari. Un secondo target potrebbe essere posto in area 130 dollari.
La struttura rimarrà favorevole ai compratori finché non verrà violato il supporto a 93,50 dollari. In tal caso i corsi avrebbero ampio spazio di manovra al ribasso, idealmente fino al prossimo sostegno orizzontale a 66,90 dollari.
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