Alibaba ha annunciato il rilascio open source del suo nuovo modello di intelligenza artificiale, Tongyi DeepResearch. Si tratta di un “agent model” che, stando ai benchmark ufficiali, è riuscito a superare in diverse metriche anche prodotti di punta come OpenAI Deep Research e DeepSeek-V3.1. Cosa cambia per Alibaba in Borsa dopo un annuncio di questo tipo?
La mossa a sorpresa di Alibaba
L'aspetto interessante non è tanto la specifica tecnica, quanto il fatto che Alibaba abbia deciso di aprire al pubblico il codice e il modello stesso, consentendo a sviluppatori, università e aziende di testarlo, modificarlo e integrarlo liberamente.
Fonte: tongyi-agent.com
Questa mossa non è solo simbolica: posiziona Alibaba come promotore di un ecosistema AI aperto, che potrebbe generare un circolo virtuoso di innovazione e collaborazione. Mentre molti competitor scelgono di mantenere chiusi i propri modelli, l’azienda cinese si presenta come forza di democratizzazione, facilitando lo sviluppo di nuove applicazioni in settori come ricerca, automazione aziendale, customer service e molto altro. Se la strategia dovesse avere successo, Alibaba non guadagnerebbe soltanto prestigio scientifico, ma costruirebbe attorno a sé una comunità fedele, in grado di rafforzare l’intero ecosistema cloud e digitale di cui già oggi è leader in Asia.
La spinta sui chip proprietari
Accanto al fronte software, c’è quello forse ancor più strategico dell’hardware. Alibaba, attraverso la sua divisione T-Head (o Pingtouge), ha firmato un accordo con China Unicom, il secondo operatore telefonico cinese, per fornire acceleratori AI proprietari ai data center di nuova generazione. Questi chip andranno a competere direttamente con le soluzioni di Huawei (Ascend) e Cambricon, mentre in parallelo vanno a sostituire progressivamente le GPU Nvidia, oggi difficili da importare in Cina per via delle restrizioni USA.
Secondo quanto riportato dai media locali, i chip di Alibaba avrebbero già mostrato prestazioni superiori rispetto all’Ascend 910B di Huawei in termini di memoria e specifiche tecniche. La collaborazione con Unicom, inoltre, non è un episodio isolato: segna l’inizio di una strategia più ampia che vede Alibaba investire 380 miliardi di yuan (oltre 53 miliardi di dollari) in tre anni per rafforzare la propria infrastruttura AI. È una cifra enorme, che testimonia quanto la società creda nella possibilità di diventare autonoma sul piano tecnologico, riducendo al minimo la dipendenza da componenti stranieri.
Non è un caso che tutto ciò avvenga in concomitanza con il ritorno in prima linea di Jack Ma, sempre più coinvolto nelle scelte strategiche dell’azienda. Il fondatore sembra determinato a rilanciare Alibaba come simbolo della rinascita tecnologica cinese nell’era post-DeepSeek, puntando proprio sull’AI come nuova frontiera di crescita.
Prospettive e rischi
Guardando il quadro generale, il messaggio è chiaro: Alibaba non vuole più limitarsi ad essere la grande piattaforma di e-commerce che tutti conosciamo, ma ambisce a diventare un punto di riferimento mondiale per l’intelligenza artificiale. La combinazione tra rilascio open source di Tongyi DeepResearch e sviluppo di chip proprietari rappresenta un doppio asse strategico che, se portato avanti con continuità, potrebbe ridisegnare gli equilibri tecnologici non solo in Cina, ma anche su scala globale.
Naturalmente, non mancano i rischi. Sviluppare chip richiede investimenti colossali e una capacità di esecuzione e distribuzione di lungo termine. Inoltre, la competizione interna in Cina con giganti come Huawei e Baidu è feroce, senza contare i limiti imposti dai regolatori e le possibili tensioni geopolitiche. Tuttavia, se Alibaba riuscisse davvero a consolidare un ecosistema AI end-to-end, i ritorni potrebbero essere molto superiori ai rischi assunti oggi.
Andamento del titolo in Borsa
Sul fronte finanziario, il mercato ha già reagito con entusiasmo. Il titolo Alibaba a Hong Kong (9988.HK) si muove attorno ai 162 HK$, in rialzo di oltre il 5% nella seduta del 17 settembre 2025, con i volumi di vendita allo scoperto che hanno superato i 2,7 miliardi di dollari HK. Anche l’ADR quotato a New York (BABA) si colloca attorno ai 162 dollari, un livello che rappresenta i massimi delle ultime 52 settimane.
Vale la pena sottolineare che il range annuale del titolo era compreso tra circa 77 HK$ e 162 HK$, il che significa che Alibaba oggi si trova esattamente sui massimi dell’anno. Questo dimostra quanto le aspettative del mercato sull’AI stiano già sostenendo le valutazioni. Alcuni analisti americani hanno rivisto i target price a 12 mesi intorno ai 167-168 dollari, lasciando intendere che vi possa essere ancora un moderato margine di crescita, ma senza escludere il rischio di correzioni qualora i prossimi risultati non fossero all’altezza dell’hype.
Fonte: Forecaster Terminal
Anche il Forecaster Terminal, tramite la sezione OBS, ci suggerisce effettivamente il raggiungimento della zona di Overbought (FOMO) per il titolo Alibaba. Questo segnale è molto importante e potrebbe suggerirci delle possibili ed imminenti prese di profitto da parte degli investitori. Quindi noi faremo molta attenzione ai futuri riscontri di price action e segnali tecnici.
In sostanza, il titolo oggi riflette grande fiducia, ma chi investe deve essere consapevole che una parte significativa del movimento rialzista di breve periodo è già stata incorporata. L’evoluzione dei progetti AI di Alibaba, sia software sia hardware, sarà quindi cruciale per capire se i prezzi attuali possano rappresentare un trampolino per nuove salite o se invece il mercato stia correndo troppo velocemente rispetto alla realtà.
Disclaimer: File MadMar.